sabato 9 marzo 2013

Neri sussulti

Leggere il quotidiano è divenuta improba fatica; labili interpretazioni come processi ingordi annunciano in sfatte forme equilibri cercati.
Il germe malato siede tranquillo nelle teste benpensanti lucide di dimenticanze.
Ora tu continui a tacere e come smarrito in ascolto dipani giochi nel vento.
Scende la neve, carica e densa si accumula sui prati, ma su nei monti
prepara valanghe nelle morte stagioni.
Uomini grigi intessuti di bonomia ammassano in risentite rive
costruiti malasseri.
Radici mobili contengono ancora effetti marciscenti di scorie lontane.
Protestar di cuore non basta, le voci spezzate hanno risonanze incredule.
Viaggiano gli sgherri del male, ma muta la realtà rimane.
Instabile l'equilibrio sopravvanza ogni forma nella miseranda palude
di antichi arrivismi.

A. B.



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